COSI' ORA
Punteggiano macchie rosse
o altre, di colore indefinito
la mia terra.
Nello sgomento pallore
trafitto da spine,
non mi ritrovo.
Decantarti, oggi non posso,
altrove,
ignara, di quanto potevi,
essere crudele,
l'ho fatto.
La tua soffice leggerezza,
ripetuta in caduta
all'infinito,
è diventata ragione
del mio pianto.
Dolce morte dai
a chi non ti si oppone.
Così ora,
lì fra le mie cose,
giaccio anch'io.
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