PUPILLO DEL PIU' SONORO
Oh Beethoven,
pupillo del più sonoro
e straziante grido,
la tua musica eterna
m'assorbe la mente
mentre,
a passeggiar,
con la pioggia,
sono fra le rose.
Non mi dite
del paradiso,
lo conosco già
è qui.
Molle,
come umido terriccio,
pronta per un riciclo
mi lascio andare
divenendo,
diversa molecola,
di un cosmo,
in continuo divenire.
Foto. Rosa Veilchenblau
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