L'ORDINE IL RISPETTO E LA VITA, PROFANATI.
Straziato ho il cuore
già dal dilaniante conflitto
di parole del nostro tempo
ma ancor più mi dolgo poiché
altrove, ma fra noi,
è tornata l'abbietta guerra
che oltre all'anima mutila corpi,
spande orrore e morte,
rade al suolo case, cimiteri,
villaggi, città, ospedali, natura,
tutto ciò per una bieca ansia di potere.
L'essere più infame credendosi
illuminato è passato dalle parole
ad ignobili fatti disintegrando,
come fosse un gioco,
l'ordine, il rispetto e la vita.
Per idiosincrasia dall'accaduto
Io sono la vostra anima vilipesa
io sono il vostro corpo oltraggiato
io sono la vostra casa in frantumi
il sono il vostro villaggio martoriato
io sono la vostra città in macerie
io sono la natura profanata
io sono ma, per la tragica ora
della quale sono testimone
io vorrei non essere mai nata.
Miserabile tu, uomo folle,
che ti fai dissoluto padrone di destini.
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