IL CANTO DEL CUCULO
Taccio. Altrove molto rumore.
Piango. Altrove molto dolore
Tace e trema smarrito il cuculo
appollaiato sul ramo del melo
e nella bufera di queste ore
di odio, smarrimento ed orrore
dimentica che è primavera
Così l' atmosfera, non del suo canto
ma di altro, fratricidio insensato
di sangue e dolore, si pregna.
Di te non son degni i bruti
oh creatore di ogni cosa
ma tu, che tutto puoi,
fa che la sciagurata sorte
sia non all'umile indifeso
ma, ad altri destinata,
affinché, nel tuo creato torni,
il canto del cuculo segno
di rinata armonia e pace.
FOTO. Rosa Mutabilis
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