PARADISO
Se doveste dare un nome
al mio giardino
lo chiamereste certamente,
"Disordine" perché,
ad una frettolosa,
prima occhiata,
così appare ma, se poi,
approfondita conoscenza fate,
vi accorgereste che, nome mai
più sbagliato potreste dare
perché, il caso ha voluto che
nulla nel caos, fosse li,
senza significato.
Vi accorgereste, descrivendolo,
con mirabile accento,
dell'ordine primordiale
e, come in "Serenade"
di Schubert notereste che,
armoniche e sognanti note,
in sottofondo, vi corrono incontro.
Anch' io, come voi, perduta,
mi confondo,
nell'universale amplesso
di vita e di morte, scorto,
fra le infinite fronde.
Ma, mirando,
come sognante allodola,
le sfarzose immagini,
lo apostrofo: "Paradiso"
Rosa M.me M.me Gregoire Staechelin
Foto: Rosa M.me Gregoire Staechelin
Rif: "Serenade"di Schubert
Rif: "Serenade"di Schubert
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