lunedì 10 ottobre 2016

OSMANTHUS

Mistificava  d'autunno il sapore di morte
l'odore che nari in cerca di oblio
con voluttà  ritrovata imbevevano
sull'uscio dell'amata soglia proibita,
divenuta pertanto,
esule pertugio di dimora  abbandonata.
Altrove, voleri insulsi e passi rassegnati
l'hanno, sconfitta e  confinata.
Amaro  calice reca sapore di morte
mentre un nuovo autunno bussa alle porte.
Vago lieto pensiero ritorna solamente
immaginando l'alato migrante che lassù,
sulla collina dei sogni spezzati respira gaio,
il profumo soave del suo,
indimenticato, amato,  Osmanthus.











































 Foto: Osmanthus heterophyllus

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