SE... SE... SE...
Se...
potessi il brutto cancellare
potrei in nuovi sogni
tornare a volare.
Se...
avessi ancora una spalla
su cui tornare a sospirare
l'indicibile potrei dimenticare
Se...
dovesse tutto ciò accadere
sarei ricomposta
in ogni segmento
divenendo puzzle
di un diverso firmamento.
Ma,
il se utopico, vergato
sulla lavagna dei desideri
cancellato, ineluttabilmente,
come nebbia al levar del sole
scompare senza lasciare
rilevabile impronta.
Foto: "Anemone Honorine Jobert", fra sinfonie di colori autunnali
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