domenica 11 marzo 2012

seguito " lettere in attesa di risposta.

Lì, 28.9.2006
ore 19,30



























N. ..caro, L'autunno triste e malinconico penetra nelle vene e tutto l'essere è pervaso dalla sua essenza, così, in questo tempo la tua assenza diviene rilievo d'altezza insuperabile e come rigogliosi fiumi lacrime irrefrenabili inondano il mio  volto.
Mi manchi o forse di te mi manca la tua anima leggera perchè con l'involucro e le sue espressioni, non essendo in perfetta simbiosi, non sempre mi ritrovo e allora vivo ignorando quella parte di te che, nello stare insieme non comprendo e sogno di stringere al seno ancora il mio sognante bimbo. Incurante del mio dolore un vento impietoso e implacabile a strappato te piccola foglia di questo vetusto albero, portandoti lontano, tanto da non poter essere raggiunta dagli echi che ti circondano, da labbra che fanno reprimende al monello impertinente che tu sei, insomma alla vita che intorno a te gira e non mi appartiene. Ti immagino gironzolare nelle ore di libera uscita per le strade di quella cittadina, abituale ora tua dimora, in cui ogni pietra é un pezzetto di storia di questo grande paese a cui noi apparteniamo ma tu, farcito d'altre idee,  distratto e assente o perso in cose del tutto inutili, non vi fai  neppure caso. Per farti divenire oggetto di ammirazione indiscussa vorrei si compisse il miracolo della trasmigrazione, affinchè anime sapienti  donassero ai tuoi meravigliosi occhi la capacità di notare i tesori che ti circondano  sotto il vero aspetto per poter cogliere come in odorosi frutti l'aroma e l'essenza delle cose che suscitano meraviglia, perchè meravigliose sono.
Concependo il mondo sotto altri aspetti potresti come fittavolo ricavarne frutti di vera conoscenza e sapienza; ricchezza capace di renderti gioiello per altri occhi che poseranno lo sguardo su di te.
 Ed é proprio ad occhi simili a cui vorrei poter, come nella staffetta, passare testimone intriso di amore e di sapere. N...  caro, non deludermi, dove io ho avuto limiti nell'insegnarti, sii saggio e valicali incamminandoti sulla strada che percorrono i migliori.
Fisicamente noi siamo lontani ma non credere che non ti pensi, non ti voglia bene, non soffra per questa lontananza.
Dolcissimo tesoro, effige di un tempo svanito ma pieno di felicità che ancora, ora come allora, da al giorno lo sfavillio di luce che accompagna i miei pensieri alla rincorsa dei tuoi sulla strada della vita. Mamma












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