TU SEI VENUTO LIBERO
come figlio lasciato,
per indomabile carattere,
un po' all'abbandono.
Con riccioli ribelli
al vento di libeccio.
Un prato sparuto o,
quasi secco, ogni estate,
del tempo a te assegnato.
Il pozzo, poverino
a dissetarsi si è provato
ma, inutile fatica,
probabilmente, gli è costata.
Ma, quando primavera,
batte alle porte,
porta con se, di nuovo,
le gemme e i colori
le più belle, i più accesi
e la fiaba,
come barca,
in mare torna
a spiegare le sue vele
ed il suo incantamento
scorre nelle vene,
come sangue novello
ricco di bellezza antica
e, come schiuma di mare,
soverchia di speranza,
il disilluso amante.
Foto: Rosa Charles de Mills
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