DEDICA
La fatica del vivere, tanti uomini, vivendo fra agi e spensieratezze, l'ha dimenticata, mentre per altri, quella è, croce quotidiana. Ed è proprio a costoro che voglio rivolgere il mio pensiero e i miei auguri riassunto in questa piccola dedica.
A voi, con fronte imperlata da sudore e mani callose,
a voi, con membra curve e bocche torve,
a voi vittime di carnefici,
sia concesso, a riparo d'ogni torto,
di sedere un giorno,
al cospetto di un Dio
che, privo di ogni alterigia,
vi accolga come perla in valva,
esaltando l'assoluta bellezza
di cui il vostro essere,
è testimone.
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