NULLA DI PIU' MI E' PERMESSO
Che tristezza la mia vita senza te. Oggi avresti compiuto 77 anni ma un destino avverso non l'ha permesso ed io piango e mi dispero in questo rimasuglio di inutile vita.
Tante volte impongo alla mente di non tornare al passato ma poi quando una data o una foto o un tuo dire come saetta imprendibile attraversa la mente allora quel proposito di non pensare, che mi impongo per aver il coraggio di portare ancora sulle spalle l'ingombrante fardello, va in briciole e con esso l'anima si sfalda in mille rivoli di dolore incurabile. Questo è il tempo di non augurarsi più niente ne per te che altrove in altra forma sei ne per me che come fantasma attraverso il tempo senza più goderne.
Sul taciuto nascondo il volto e rimpiango quel non detto che forse avrebbe gettato una nuova luce sulla sagoma formatasi del nostro insieme. Nonostante tutto però tu sei sempre qui con me perchè ogni scaglia del tuo essere forma il mosaico di una corazza di cui mi vesto per combattere l'avverso.
Non so se dove tu sei ora puoi avere ricordi ma a me che ancora mi è concesso di averne li tengo stretti sul cuore e come sacerdotessa li pongo sull'altare del tempio dei sentimenti più sublimi poichè
sono gli unici raggi di sole di cui mi imbevo.
In questo impari livello in
cui le nostre anime soggiaciono nulla di più mi è permesso.
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