L'ARCANO
Furtive, foriere dell' ineluttabile
stampigliate su tempo
di stupori e meraviglie,
danno al tema la poesia
della silente opera
che s'apprestano a vivere
e rappresentare.
Mille girini di rospi nello stagno
invertono il percorso lasciando spazio
alla variopinta vanesia carpa.
La merla salterella come molla
sul prato in cerca di un pasto
per l'implume che aspetta
ed implora con pigolo
di atavica fame.
Ronza l'ape in vortici
di bocche invitanti.
Sonnecchiante sta la gatta
sulla stuoia della porta
Fra interstizi di rossi mattoni
il sauro gode del sole d'aprile.
Nella messinscena ognuno al suo posto
ognuno a spartirsi il palco del dovere
recitando come attori le storie
che arcano affabulatore ha concertato
dimenticandosi trama e ragione del costrutto.
La merla salterella come molla
sul prato in cerca di un pasto
per l'implume che aspetta
ed implora con pigolo
di atavica fame.
Ronza l'ape in vortici
di bocche invitanti.
Sonnecchiante sta la gatta
sulla stuoia della porta
Fra interstizi di rossi mattoni
il sauro gode del sole d'aprile.
Nella messinscena ognuno al suo posto
ognuno a spartirsi il palco del dovere
recitando come attori le storie
che arcano affabulatore ha concertato
dimenticandosi trama e ragione del costrutto.
Foto rosa: A Shropshire Lad
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