domenica 10 marzo 2019

RESPIRANDO

Non sente piĆ¹ amore
ma solo eterno dolore.
L'acerba sostanza
asprezza d'erba amara
in gola strozza. Annichilito,
il  flebile respiro s'affanna.
Se ne infischia incurante
l' usignolo che canta
all'alba del nuovo suo
radioso mattino.
Concerto di campagna
le rose di maggio.
S'imbevono le nari
di soave profumo
come ape fa
con nettare d'acacia.
Nello stordimento
del momento
l'essere vola alle falde
dell'energumeno monte
avvolto  d'aree nubi  bianche,
respirando.   















































          

























Foto rosa: "M.de Gregoire Staechelin".

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