ASCOLTANDO "SERENADE"
Ti ascolto
e l'anima,
spinta dall'incantamento,
sulle ali del pensiero
s'inerpica, come
capretta tibetana,
a cercare,
nel silenzio,
la calma del non essere.
Così, incorporea,
mi plasmo, in altra forma,
puntino arabescato
nell'infinito cosmo.
Ti ascolto e,
sorgente sgorga
da disseccata fonte.
Cristallina, sorgiva
sostanza, inumidisce
e nasce, erba,
nel brullo deserto
dell'essere.
Ti ascolto e poi
ancora ti ascolto
e più non mi pare
che io sia
sola al mondo.
Il tuo moto
costella, ogni piega,
di beata incoscienza.
Ti ascolto e,
quelle vibrazioni
sulle tirate corde,
stracciano il vissuto
rendendolo,
ininfluente cosa.
Una nota o una rosa,
per rendere,
fra dee, immortale,
lo sbiadito accenno.
Foto: Rosa Amber Queen
Rif. F. Schubert"Serenade"
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