sabato 23 marzo 2019

MESTO CANTO

S'imbeveva di sogni
arditi e mai circoscritti
spingendo lo sguardo
sull'effimero mondo
che di bellezza soave
si ergeva d'intorno.
S'immerge ora l'anima ferita
come poltiglia disfatta
nel grigio colore dell'onda.
Insopportabile inganno
lo legge  negli occhi
di chi gli sta accanto.
Immenso dolore racchiuso
nel sommesso, mormorio di fronde,
del riluttante negletto, mesto canto.















































Foto: "Magnolia Soulangeana"



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