DI QUELLA CHE FUI...
Che ne faccio dei giorni svestiti di ogni grazia
aridi come granelli di roccia polverizzati dal tempo
agonizzanti stilemi dell'indimenticato passato
dove tutto era in fiore come in florido giardino.
Di quella che fui nessuna traccia, dileguata,
come ultimo raggio di sole al tramonto.
Rabbia essere preda del fato quando altro
a discapito del sogno, maligno dileggia,
il tratto di penna serigrafato in bozza
sul volto di seta di un destino diverso.
Foto: Philadelphus Coronarius
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