SALICE PIANGENTE
Nella tragica nudità,
testarda, la voglia
di vivere
si esplica, così tu...
m'appari immenso.
Racchiuso in un abbraccio
da manto celestino,
cosparso di bianche nubi
porgeva, quel due dicembre,
come nella tiepida stagione
del risveglio,
che par mormorio di ruscello,
le braccia, piangenti, alla madre terra.
Per amicizia, ancor, nel suo splendore,
rosa spavalda di candida bellezza,
si stagliò, con purezza,
nella sua sagoma
facendolo apparire,
astro sorridente,
nel rarefatto cielo.
Foto: Salice Piangente
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