PICCOLE MANI DELL'ANIMA MIA
Piccole mani dell'anima mia
ritratto di studio profondo
quanto dolore, quante rinunce
quanta fatica ha plasmato,
in martelletti tuonanti,
l'agili dita.
La nota, paradisiaca fuga
dal contesto che, aborro,
mi porta via
su un carro di messi
verso altri lidi.
Scambio iniquo,
lacrime amare
note stonate
nell'universale armonia
del celestiale suono
che fraseggi per me,
sui muti tasti,
materia preposta,
nelle lunghe tue assenze,
solo a raccogliere,
granelli di polvere
su virgole nere.
Ma ora, virtuose ancelle,
in spasmodiche fughe
suscitano gioia e dolore
sogno e passione
rabbia e delirio
che in camaleontiche spire,
danno alla vita, forma.
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