mercoledì 18 aprile 2012

INCANTO


 Primavera non andare,
 resta un po' a giocare
 con zefiro che, 
chiome rosee, 
muove,
si che pare 
s'agiti anche il sole. 
Primavera non andare,
resta un po' a sognare 
tra le timide viole 
che, sol con te,
 schierano il loro colore. 
Dietro l'uscio preme, 
la polverosa estate, 
che di promesse 
e sorprese si è 
incipriata il naso e, 
come marionetta 
dalla corda inceppata,
 l'insana
irrompe di passione, 
fra spighe dorate
 mentre,
ancora, 
sospiro te primavera, 
nunzio di quell'umile fiore
sbocciato fra le rovine 
quel venerdì d'aprile.
Irripetibile incanto che
 ammanta.
 Primavera non andare.


























































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