giovedì 10 maggio 2012

Fugge,
come lepre il tempo
fra ieri già cancellati
ed incerti domani.
Sono, ma fra poco,
più non sarò.
Ed allora,
che ricordo lascerò?
Fuggevole e struggente,
o triste ed invadente.
Avrei voluto donare
posate d'argento
e liquorose bevande
 in calici d'oro
ma...

in primo piano,
per scarno banchetto
distratta ho poggiato,
sul desco dell'amore,

solo lamenti.
Aleggiano però,
contornati,
da un giardino
di rose,
essenza del sublime,
a testimone del taciuto,
del negato, del vissuto.








Foto: Rosa Brother Cadfael

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