giovedì 3 maggio 2012

IL TUO INCANTO

La panchina, nulla vi è, in un giardino, di più romantico ed ascetico. Dinnanzi a lei , di cui io sono, pazzamente innamorata, mi figuro le scene più struggenti di semplicità,  che vi siano. La vecchietta che sferruzza, il signore che assorto legge il quotidiano, il passero che saltellando su di essa va in cerca delle briciole cadute dal panino del diseredato o pellegrino, il pensatore solitario che scrutando il cielo vi scorge il suo domani, l'approccio del giovane innamorato con la sua bella. Quante emozioni e fantasie suscitano la tua vista ed il cuore che con altro si rattrista, con te di pura gioia si gonfia. Tu feticcio di semplici rituali sei alla mia stanchezza, vaghezza di sogni che prefiguro nelle mie brevi soste quotidiane ed è per questo che ti ho eletta ad amica e confidente a cui affido la mia anima che in te diviene, arcobaleno di luce splendente. Ti ho ritratto  e per ricompensarti del tuo gratuito sostegno qui decanto il tuo incanto.















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