NELL' ETERNITA' DEL TEMPO

M'attardo ancora fra viole e iris
e nel dolce effluvio
sotterro i miei pensieri neri.
Il tuo, perduto amore,
l'ho portato lontano,
lassù dove l'orsa,
nell'eternità  del tempo, 

lo ricopre di splendore

e lo protegge come fa madre,
con  creatura  nella cuna.

FOTO: rosa "Charles de Mills"

DISCONOSCIUTA

Perchè  te la prendi
non avertene a male,
questo è il fato di ogni
cellula generata.
Tradita dalla sorte
or tu ti auguri la morte
ma la morte  non asporterà
il male perchè questo risiede
dove essa non può entrare.
Arresa rimane  dinanzi al regno
interdetto all'infida materia poichè
soggetta, ad altro comandamento.
Perchè te la prendi
non avertene a male,
questo  è il fato di ogni
cellula generata.
Disconosciuta,
come aghi di frumento infertili,
con il poco, immenso, che resta
veleggi sull'ultimo raggio di sole
silensiosa, come stella luminosa.

Foto: Melograno in fiore

IN PASTO AL VENTO

Serrate fra pagine di un libro antico
rimane  la storia di un mondo svanito
in cui ognuno in libera parte
recitava all'altro,  con arte,
le trame dei giorni fra rami fioriti.
Finge d'essere ancora in scena
mentre  dipinge una rosa appassita.
rosa non colta, volutamente,
per darla in pasto al vento,
spezzando il vuoto del cantico.

Foto: Rosa "Laevigata"

SONO IO

Sono io  spugna e di sogni m'imbevo
in forra del ruscello del cielo.
Sono io rigo e di note m'imbratto
e faccio arabescati disegni
con petali di rose sparse
sul cuscino sul far della sera.
Son  io nulla
e del  tutto m'indottrino
per sussurrare, all'orecchio
dell' impertinente, l'armonia
del sapere divino sparso
come micelio in ogni frammento
da libeccio incontinente.
Son io piccola molecola
smarrita in selva di fiori
con l'ardore dei passati cantori.
Fiera ariete dal vello d'oro
arrampicata sull'albero della vita
a cercar scampo da cupi lupi
nel buio disarmante
del loro squallido firmamento.

Foto: rosa  di David Austin " Bardolino"