lunedì 22 aprile 2013

ALLE PENDICI DEL MONTE

La ragione dell'essere mio
la racchiudo in un bocciolo
e, con esso,  all'apertura,
abbraccerò il mondo,
certa di ubbidire,
saggia e lieta,
ad un comandamento
e, lo spirito in fermento
adagerà la sua forma,
plasmata,
fra spighe di grano
e fior di papavero,
alle pendici del monte.




Foto: Paeonie
Foto: La Bella Addormetata " Massiccio del Gransasso"

sabato 20 aprile 2013

SOUVENIR DE LA MALMAISON

Ti ho scorto
e, dello sgarbo
mi sono accorta.
Proliferata gemmazione,
profanava il tuo cuore,
rosa inclita,
 di cui vantavo,
amor ricambiato.
Taciutomi, ancor rimane,
nascosto, il significato,
forse, da attribuire,
a lacrime amare
su di te  versate,
quando, tristezza,
.il cuore invadeva.
Rosa d'altri tempi
che, nel nome racconti
vita lontana da qui,
alle criptiche porte,
di foreste normanne.
Pur col volto deforme,
l'incanto, del tuo,
conturbante essere,
come gramigna,
alllignerà per sempre,
 fra le mie membra.













Rosa: Souvenir de la Malmaison


mercoledì 17 aprile 2013

AFFABULATORE PER PEREGRINI PENSIERI

La tua potenza,
sospetta appartenenza
a superiore spirito,
sottolineata da, artistica,
cornice di rose
 e da ilex armata  di  aculei
e di rosse bacche
da oltre siepe, contempla.
Il lillacino tuo colore
è nube gassosa e sovrasta
ogni cosa intorno.
Superbo mare
di papillonacei fiori
pendenti, di profumo
avvincente e, porli
sul desco,  di commensali
umili o di potenti arcivescovi,
viola la ragione,
del tuo esistere:
essere meraviglia,
essere  perenne
affabulatore,
per peregrini pensieri,
nell'oceano del tutto
per molti o del niente,
per i sognatori.
Così, impollinatori,
nella celata tua sostanza
con rinnovata costanza,
sostano, avvinti,
deflorandola,
secondo, studiata,
 infingarda, convenienza,
assicurando però,
dal male, il bene,
della discendenza.


Foto Wisteria Sinensis

martedì 16 aprile 2013

TU PICCOLA ANIMA

Tu piccola anima
che nel pugno della vita
serrata stai
sai, d'essere costretta,
in tegumento si forte
che nessuno aprirlo
mai potrà.
Del tuo seme,
la presunta fertilità
non avrà solco
che accoglierla potrà.
Invisibile prigioniera
sarà nella ragione
del non essere
sparsa,
senza alcuna, altra,
possibilità.





Foto: Spirea Vanhouttei

sabato 13 aprile 2013

LA FIORITURA DEI CILIEGI

Oggi, come mezzo per giungere ai vostri cuori non scelgo parole ma semplicemente alcune visioni  emblematiche di questo principio di primavera, strasbordanti  di pathos, la fioritura dei ciliegi.



























































Foto: Prunus Kanzan, 
P. Ukon
P. Avium
P. Amanogawa

giovedì 11 aprile 2013

DALL'AVAMPOSTO DEL SOLANUM

Un unghia di mare

quando il sole
batte sulla sua pelle,
s'accende, come brillante,
di luce abbagliante.
Si specchia dall'altura
il falco in volo
e l'occhio, in cerca
d'avventura.
La barca con la sua
vela bianca
ondeggia sull'onda
e tremito prende la mano.
Solerte,
la brezza, sospende,
l'inquieto suo moto.
Frammenti di vita,
come fraseggi in spartiti,
elevano  lo spirito ed il pensiero,
dalle pastoie quotidiane
e....
dall'avamposto del solanum
sul viottolo,
sbiancato di luce,
fra margherite sparse,
a perduti passi,
vado felice.

Foto: Solanum Rantonetti




mercoledì 10 aprile 2013

MALUS "PROFUSION"

Ti guardo e, nel profondo
vinaccia tuo colore,  
vago presentimento 
del tiepido aprile, 
si scorge.
All'unisono con me,
s'accorge di te,
la bionda ape,
perenne ricercatrice
di nettare da bottinare,
per la regina
e la sua corte,
per scorta e sostegno
nel freddo inverno,
tempo di penuria.
Fervono lavori in corso
mentre io sosto,
a contemplare,
imbambolata,
la sagoma scura
stagliata,
sull'azzurra immensità.
Nessun inganno,
il tuo prodigio,
favola senza limite,
su pupille, 
è stampo di  voluttà,
come in artistiche vetrate,
nell'aura dolce del mattino.
Emozionata, varco, estasiata,
il confine e sono,
in scrigno  di sovraccariche
orgiastiche visioni,
esaltate da corolle 
di colore simile
a  vino novello,
d'uva fragola,
in calici, 
di petali arruffati,
ove meline gioiello,
del tardo autunno,
già da ora vagano,
come in liquido amniotico
appese nel vasto cielo
svagate e liete,
come aristocratiche danzanti
senza chiedersi del perché
delle pene del mondo ed
io mi chiedo, 
saprà mai l'uomo, 
imitarle?

Foto: Malus Profusion"



SULLA CORDA, SFILACCIATA E FIOCA, DEL SUO TEMPO

S'accorge primavera
d' essere invadente
di precipua abbondanza,
mentre lo scalatore,
sulle vette arrampicato,
le gemme,
come bozzoli informi,
mostra trionfante?
Laggiù, il ciliegio,
da sposa, il candido
abito ha indossato.
L'addormentata carovana
svegliandosi va,
portando in seno,
voglia d' apparire,
voglia d' essere unica,
voglia d' essere,
anche se, per brevi attimi,
eterna.
S'atteggia sovrana,
di un regno intessuto,
di sogni e poesia,
sulla corda, sfilacciata
e fioca, del suo tempo.



















Foto: Prunus Ukon
Prunus Kanzan

lunedì 8 aprile 2013

IL MIO GRIDO DI DOLORE DEDICATO A TE, PADRE MIO, CHE MI HAI CREATA, LIBERA

Ho ascoltato Saviano
ed ho pianto
pensando all'uomo
divenuto, paradosso,
 di se stesso.
Ho ascoltato Saviano
ed  ho pianto
per la natura oltraggiata.
Ho ascoltato Saviano
ed ho pianto
per la dignità
divenuta
fuggiasco coniglio.
Ho ascoltato Saviano
e la pena,
per tante brutture,
mi ha sconvolto
l'anima.
poiché ho pensato a voi,
miseri derelitti,
che avete condotto
a tutto questo.
Or, rivolgo un accorato
appello, a te,
giovine compagno,
figlio, amica, amante
affinché intraprendiate,
la rivoluzione del basta.
Rivolgete lo sguardo al cielo
dove troverete riflessa
la grande verità:
l'uomo è parte
di quella eterna
bellezza atta
a sconfiggere Caino
semplicemente
se, dice no.
No, alla droga,
no, allo strapotere,
no, ai diritti calpestati,
no, ai cinici interessi
no, ad ogni cosa,
dove l'odor del male
aleggia e,
come nebbia,
avvolge e penetra,
sin nel midollo
delle ossa.
Siate umili, siate liberi.
Nel breve soffio della vita,
ascrivete, la vostra,
 migliore parte
scritta e letta già,
tante volte,
fra le rughe
di un umile volto.


Rif: Roberto Saviano




BRIVIDI DI FELICITA'

Stan pronti,
come soldati al fronte,
boccioli di peonia
a donar,
sorriso voluttuoso,
di vita al mondo
ma, sfaccendato
esercito agguerrito
di maggiolini, cetonie
e formiche
si faranno largo
fra le pieghe
della sontuosa veste
e l'onta d'essere
bersaglio,
di simile ciurma
subiranno ma,
ciononostante,
regale,
come Cristo Velato
in Cappella Sansevero,
appariranno
perché la bellezza,
pur  se scalfita,
s'avverte e da,
ancora,
brividi di felicità.


Foto: Peonia Arborea

VERGINEA PUREZZA

Asimmetrica conturbante,
candida spirale forma
che, nell' intimo
celi, talamo
giallo paglierino,
simile a sesso
per attrarre
nelle tue spire, ingenui,
voraci impollinatori,
d'identità sconosciuta
sei vanto di Dio
e porgi, consenziente,
il sensuale  volto a,
necessaria   metà
che, fertile d'amore
per la tua fecondità,
per riparar lacuna,
sarà autore, della superba
immacolata bellezza
sparsa sui sentieri della terra
sul dorso di primavera,
per bocche e pupille,
fameliche,
di verginea purezza.














Foto: Zantedeschia Aethiopica

giovedì 4 aprile 2013

L'IRRIVERENTE FUGGEVOLE VITA

Per vivere il presente,
non bastano i ricordi.
Di sovrastrutture,
semieterne,
abbiamo bisogno.
Che sia,
ritratto di acerbo giovinetto
o foto di tramonto,
che sia, spelonca
o castello d'avamposto,
che sia, strada dritta
puntata verso il cielo
o luna sulla via della notte
non importa,
importa solamente
che l'eterno,
affondi i suoi calzari
in vigne o fra gli ulivi
fra boschi o in radure;
fra capelli di monella
o vello, di molosso tibetano;
fra rose senza spine
o guanciali di piume;
fra fiori di clematide,
profumati, nel  mite aprile
o, in desertiche lande
di silenzio sovrumano;
sul seno di una madre
o, fra le braccia di un sogno
fugace, ma ricco di emozioni
o, in una benevole fatalità,
ovunque vi sia, comunque,
una sorta di calore, capace
di scaldare l'anima, intorpidita,
dalla irriverente fuggevole vita



Foto:Clematis Armandii
Foto: Forsythia