giovedì 20 febbraio 2014

SENZA POSSIBILITA' DI SCAMPO

Questa mattina ho colto il mare
in placida contemplazione
del riflesso azzurrino
del sovrastante cielo.
Nella calma il passo perso,
verso l'infinito, senza voce,
accennava solo un accenno
d'impronta
condannata ad essere
preda del tempo
e dell'avanzar dell'onda,
senza possibilità di scampo.

















Foto: Il mare all'alba

domenica 16 febbraio 2014

BRUCIA L'ANIMA


Ho creato un paradiso
ma vivo in un inferno.
Brucia l'anima di dolore
e, come ceppo,
si consuma in cenere
dallo spento colore,
d'azzurrognola  Nepeta,
facendo soffice il passo
all'altrui, prepotente, incedere.




















Foto: Nepeta "Beatrice"

mercoledì 12 febbraio 2014

COSMICO GRIDO

Il tuo abbraccio,  lazo avvolgente
al collo di vittima sacrificale
crea cosmico grido
come disarmonico accordo
di corda di violino, lenta.
Oltrepasso il momento
e rannicchiata, penso,
all'essere che tu potevi essere
ma non sei.






Foto: Rosa Lady Silvia

martedì 11 febbraio 2014

SUBLIMI ARCANI (Baroness Rothschild)

Se nel vostro giardino avete posto per una nuova rosa vi consiglio questa stupenda meraviglia del creato.
Già  nel suo nome è insita la nobiltà che la distingue sì che, immediatamente, porta alla mente le nobildonne di un tempo passato pieno di romanticismo racchiuso in crinoline e ricami per rendere ancora più ardito ed incantevole il bello. Spose o amanti di uomini importanti  e di potere capaci di farle rifulgere, attraversando i secoli, sino all'età  moderna. Come quelle incantevoli figure, così rifulge la rosa Baroness Rothschild,
oggetto della nostra attenzione. Osservatela innamorandovene, quando la rugiada, tra gli traslucidi petali, risalta come perlacea madreperla  e fa divenire l'insieme, sinonimo d' incanto. I rami, come arcuate braccia discendenti verso terra sembrano sacerdotesse genuflesse a baciar la madre partoriente. Affamata di coccole ed a volte anche soggetta a deturpanti macchie nere sulle foglie che, all'incontrario, in salute, sono parte anch'esse dell'imperituro fascino. Aggiunto valore, una deliziosa profumazione che ti sfiora e ti accompagna profumando ogni  novello giorno del suo tempo.



Uggioso il tempo e,
nell'ovattata atmosfera ,
galleggio,
lontana e leggera,
dalle galassie dell'ipocrisie
e la terra m'appare, rigonfia,
di  sublimi arcani.








Foto: Rosa Baroness Rothschild

lunedì 10 febbraio 2014

MIMOSA

E' arrivata primavera. No,  nonostante la mimosa sia in fiore, è solo un anticipo, fuori tempo, dell'arrivo della signora delle signore. Fuori tempo perché ai primi ritorni di freddo o di gelo, tutto si sciuperà, però oggi ancora val la pena assistere all'avvenuto evento, da ere ripetuto,  che fa gioire i cuori.
Nella selvaggia messa di capolini gialli simili a pulcini mi tuffo e sul morbido guanciale mi lascio andare alla gaiezza del niente che  fa ardore all'anima.



































Foto: Acacia dealbata

martedì 4 febbraio 2014

ANELITO


Se a qualcuno verrà concesso,
giammai  di rinascere, anelo
che  possa vivere
in un luogo dove,
ogni figlio o padre
abbino un figlio o un padre
non in affido o in abbandono.
Che non sia, eremita
per disperazione, del consesso.
Che  non sia vigliacco
perché nutrito di cicute
ma, ardito, di scelte  elette.
Che sia di giustizia paladino
affinché ami l'ultimo dei semplici
e non il primo degli astuti.
Che ogni pesce o altro essere,
abbia caverna per sfuggire
a famelici predoni.
Che ogni madre abbia
un figlio nutrito al suo seno
Che ogni erba non sia
calpestata ma solo
carezzata da nobile
calzatura che aleggia,
senza sostare,
per non far male.
Che il nutrimento
di esseri mortali
sia non lacrime amare
ma gocce di rugiada
che fanno rugiadoso il fiore
e lo pennellano di splendore
con l'ausilio del primo,
 mattutino, raggio di sole.
Che l'uomo sia scevro
da ogni forma,

d'interesse personale,
e capisca che, queste,
elevate al parossismo
possono rendere orbo,
l'universo, della irripetibile
sublime,  incantata
ma or violata, terra.





























Foto: Dichondra repens



lunedì 3 febbraio 2014

L'ASESSUATO

Come faro su oscura via
irradi, l'ovattata nebbia,
del tuo splendore.
Burrascosa onda
sorda e  travolgente,
più non temi.
Mentre messaggera,
leggera,
fra turbinati petali
adagia   l'asessuato
suo,  molle languore.







Foto: Rosa Souvenir de la Malmaison

sabato 1 febbraio 2014

SOGNO O SON DESTA ? LAGERSTROEMIA

Or qui or là  pongo,
fiabesche compagne,
fra altre meraviglie
per far si che,
fra grazie,
s'insinui l'immenso,
che elargirà,
al breve tempo insieme,
 il colore splendente dell'oro.
Si, per paradosso, or sono,
quasi in un anfratto
ma, luce rifratta
sfiora, con dolce carezza
l'anima.
Incredula, ogni giorno,
passeggiando nell'eden,
mi chiedo: sogno o son desta?











Foto: Lagerstroemia