CONCERTO DI NOTE E PENSIERI
E' tardi eppure ancor non tenta al riposo il letto forse perché la notte scorsa l'ho vissuta come un incubo così ora la paura del ripetersi m'inchioda alla sedia e ritarda il momento di coricare le stanche membra.
Giorni e notti assurde che trapasso come fossi senza più forma solo spirito martorizzato dal dolore e dallo smarrimento.
Cerco di farmi forza mio eterno amato sposo ma quanto è dura questa perpetua sfida con il destino ed i suoi pari compagni imprevedibili e cocciuti.
C'è questa sera la musica di Dvorak a farmi, con le sue note grevi, compagnia ed accompagna il pensiero all'oblio per non farmi perennemente soffrire. Ci riesce, ma non più di tanto. Presto, come legno travolto in mare esso riemerge facendomi ancor più male perché gonfiato ancor più, l'assurdo peso, m'incurva l'essere.
Ora sono le dolci note di: "Piano Concerto" di Tchaikovsky a fraseggiare per me l'augurio di una buona notte e, anche se so che certamente così non sarà, dal dolce inganno mi faccio abbindolare e quasi mi addormento qui seduta mentre le dita ancor tamburellano sulla tastiera i traballanti pensieri.
Auguro anche te una notte serena e ti ripresento la compagna, chiacchierona che tu non potevi soffrire ma molto fedele che mi ritrovo sempre a fianco quando scorrazza per il giardino e sembra volermi proteggere come facevi tu, così due solitudini cercano di ridare un senso allo scorrere triste dei giorni.