domenica 30 dicembre 2012

MERAVIGLIE

Arabescate nubi,
leggere come piume,
si librano sul suo cielo
e danno impeto alla fantasia,
mitica creatura,
vestita d'organza e seta
all'arrembaggio
come in vorticosa danza
dei misteri del poliedrico,
pianeta;
negli anfratti abissali,
sulle alte, innevate, vette,
da silenzi sovrumani
senza nessuna eco,
o su remote pianure,
costellate
da rumorose note,
le più strane,
a bombardare l'anima.
Volteggia e vola ancora,
su case e cimiteri,
su arcobaleni,
gravidi di splendore,
sulla scia di cadute stelle
su artistiche vetrate
fra flutti di maree
fra orti e strade sterrate
con primavera alle porte.
Ovunque il fantasmagorico
l'avvince ma poi, stanca,
si riposa e, come ape
sugge nettare e pensa,
in fondo alla vita, basta poco,
per stare bene:
miele e orgiastiche visioni
di meraviglie senza fine.





























Foto: Rosa Coktail

sabato 29 dicembre 2012

UN'ALTRA IDENTITA'

Quando pensa alla sua crudeltà
entra nei giorni della merla
e, come uccelletto disidratato,
saltella qua e là in cerca di salvezza.
Ma, il gelo che avvampa
come laccio mortale, serra il cuore
 e lo trascina, in tetra terra.
Sotto coltri di neve
cristallizzata
sogna, un'altra identità.














































 Foto Inverno 2010, 2012

venerdì 28 dicembre 2012

NELLO SPAZIO E NEL TEMPO

Garbata gentilezza,
come Everest coperto,
da addossate nubi,
in te, si scorge raramente
ma, non so,  per quale ragione,
ciò nonostante,
ti consideri preziosa
e non rinneghi d'essere nata
e destinata a morte.
Sarà per via del pensiero
e l'ardire di credere
di avere,
un anima immortale
che, come geroglifico,
lascerà orma,
fra desertiche dune,
di un diverso complemento,
nello spazio e nel tempo.





giovedì 27 dicembre 2012

GLADIOLUS ITALICUS

Dal viottolo di campagna
una macchia porporina attirò
il vago sguardo.
Improvvisa, febbre di contagio
la prese, cosi decise
che, quel fiore negletto,
bistrattato, per l'ardire di fiorire,
in una vigna
zappata e rizzappata, all'infinito,
doveva vivere, non da fuggiasco
ma, da primo attore,
fra le riserve del suo cuore
dove espandersi,
senza limiti e confini,
era permesso.
Al limitar di maggio,
una lingua ingioiellata,
da piccole campane,
in inguainata spada
si fece, piano, piano, strada
 regalando, con munifico ardore,
un miraggio, d'incomparabile grazia.
Alla brama mai sazia, concesse,
in sottofondo, concerto armonico.



















Foto: Gladiolus Italicus

PALLIDA CHIMERA ( BOUGANVILLE)


Nemica tu sei,
di ogni mio sogno,
di opulenza e vivacità.
Così ti schiero,
fra le cose impossibili
del mio calendario
e forse, per questo,
più che a d'ogni altra,
pensieri felici ed assolati,
sul tuo altare depongo,
nell'eremo affollato.
Astro d'altri cieli,
li, poco fuori città.
per me rimani,
solamente,
pallida chimera.




































Foto: Bouganville

PIU' DI OGNI COSA


Quando,



 di neve t'ammanti,
sei, come amante
algida e... lontana,
da quei tramonti estivi
che fanno faville e sprazzi
di luce incantata
intorno al tuo viso,
di bella addormentata.
Sei dormiente ma,
più di ogni cosa,
innamori e divieni,
nume tutelare
nel erebo andare.




















 Foto: Immagini dal  mio giardino della "Bella Addormentata" (Massiccio del Gran Sasso, Abruzzo, Italia)

mercoledì 26 dicembre 2012

ABUTILON




Grigio colore attorno.
Certe giornate d'autunno
di esso si colorano
ma  l'abutilon,
stagliandosi nel cielo
si fa stella piangente
e buca la cortina
che vela,
come in confusa nebbia,
il contorno.





































Foto: Abutilon

ROSA EGLANTYNE

C'è una rosa,
nel mio giardino,
smilza e spinosa,
perdonabile cosa
perché, a raffronto, ha
corolle  fatte di merletto
ricco di sfumate trame,
come coppa di spumante.
Non una risata sguaiata,
ma un sorriso divino
come  Eglantyne Jebb,
di cui porta il nome,
che tinse,
di roseo colore,
il mattino ad altri,
deturpati, fiori.










Foto. Rosa Eglantyne (D. Austin)  

HO INDUGIATO SU IMMAGINI


Ho indugiato su immagini
rubate al bivio,
fra  la notte e il giorno,
di un mattino di novembre,
per ricordare,
l'immortale follia
di un genio creativo
e,  come egli e corvi,
volo, nell'immenso arcano,
ubriaca d'emozione,
per dare sazietà,
allo spirito scontento.

































Foto: Cupressus Sempervirens



BELLI SENZ'ANIMA

Belli senz'anima sono coloro
che  in uno specchio
riflettono solo pupille vuote.
Vuote di mistero,
di paradisiaco amore,
di sostanza, di fatica
e di costanza.
La loro anima è  rete 
senza materasso,
impossibile sostarvi
senza farsi male.
Guscio vuoto di conchiglia
svuotata da maree 
di ignoranza e di falsi credi. 
Astri da luce infranta
negli abissi di buchi neri.

martedì 25 dicembre 2012

NOLENTI O VOLENTI

Innalzai,
per ridondante fioritura,
tre alberi del giardino
a geni del bello,
tralasciando,
la sterile condizione,
d'essere infecondi.
Ma, assordante,
alla mente,
tuona la  domanda:
Quindi, solo,
per dare al giorno
sogno fantasmagorico,
vi prestaste al gioco?
Chi, vi ha voluto,
senza prole?
Per voi,
incolpevoli destinati,
mi rammarico,
perché vi han condotto,
nolenti o volenti,
a si amaro scopo.









.





Foto: Prunus Amanogawa, Kanzan, Ukon

lunedì 24 dicembre 2012

AL DI LA' DEL PERTUGIO

Al di là del pertugio
sulla collina grigia,
olivi in fila risalgono
la china, l'un a l'altro
addossati  come soldati
di grande armata,
e le chiome, mosse dal
vento,
come ruscelli impetuosi,
di vivo argento
macchiano il monte
e pupille  intense.