Il Giardino del Poeta
Dove tutto si perde in verdi fantasie
sabato 31 ottobre 2015
domenica 25 ottobre 2015
NELL'AVVENUTO IMBRUNIRE
La sera arabesca la vita
come fosse petalo
sfrangiato di rosa
illuminandola di tacito chiarore
a sfioro, come guanto di seta.
Mentre gli amanti, nel sogno,
tappezzano le nubi del cielo,
liquorose di pioggia sublime,
di baci e carezze e la certezza
di un radioso domani prende,
sfacciata, il sopravvento sui
trepidi sospiri sospesi nell'aria,
nell'avvenuto imbrunire.
Foto: Rosa rugosa" Roseraie de l'Hay
martedì 20 ottobre 2015
L'UNIVERSO CHE AMAVO
Eri sole dei mattini di maggio
su rigenerate foglie di osmanthus.
Eri taciturna luna di un cielo bigio
nei suoi quarti binari, cadenzati.
Eri di vigore emblema, possente
eroe generoso che, sulle spalle,
il fastidioso pianeta reggevi.
Eri vento del deserto che,
instancabile, modellando dune
nuovi scenari, mitici, creavi.
Eri l'universo che amavo
ed io, sol per te vivevo.
Foto: Osmanthus Heterophyllus
INGOMBRO E SOL OMBRA
Vinta da perfidia
di arrogante incolore
posatosi, per errore, su
specchiato, sconfinato
spettinato profilo di
sogni evanescenti
annega
l'oggi ed il domani
in lago di purezza
tornando ad essere
molecola indistinta,
senza malinconia.
Nell'alto e puro respiro
conficca il suo.
All'improvviso, ingombro
e sol ombra incapace
di essere tormento.
Tu Core che di ubertosità
sei emblema tramutala
in grano in arnia di melograno.
Folla omogenea con
tanti rubini di vitrea pelle
indistinguibili,
tutti serrati, parte
di un unico disegno
elaborato per stupire,
la platea degli astanti.
Foto:Punica Granatum
venerdì 16 ottobre 2015
TU CREDI MI APPARTENGA L'ACCADUTO
Tu credi mi appartenga l'accaduto,
io no perché, l'averti perduto e solo
uno stolto senso, senza fondamento
perché ogni tua molecola ancora
alle mie saldamente sta ancorata.
Se così non fosse, stanne certo
io come te sarei, già morta.
Conferma a questo mio sentire
l'ho trovata scritta giù nel viale,
sui tronchi dei cipressi, piramidali.
Opera ritengo, di angeli o di demoni
che, del mio strazio, hanno avuto pena.
Foto:Cupressus Sempervirens
lunedì 12 ottobre 2015
NON HO ALTRO CHE VOI
Non ho altro che voi
a cui chiedere sorrisi
che non fan rumore,
solo un abbaglio,
al ferir del sole.
Non ho altro che voi
a cui chiedere
o dare attenzioni.
Non ho altro che voi compagni
della mia eterna solitudine
a cui domandare
senza remore o induci, convegno.
Non ho altro che voi stellate
gemme di ogni mese
su cui fermare i pensieri
sicuro di averne conforto.
Non ho altro se non,
questo mondo paritetico,
dove alienare il dolore,
della mia esistenza.
Foto: Paeonia "Clair de Lune