lunedì 30 dicembre 2013

QUESTO MI E' CONCESSO

Albergano certezze
nel vostro migrare
verso ameni siti,
a ritemprare l'essere
o volatili dei cieli d'ottobre?
Rimembranza del natio
luogo, genera pena
o indifferenza?
Nel volo sofferenza e,
a compendio,
l'agognata meta
ditemi, appaga?
Emulandovi  migra,
in stazzo, il pensiero.
Breve esercizio di volo.
Misera parodia del vero.
Questo mi è concesso.


sabato 28 dicembre 2013

TU, BANDIERA TRICOLORE

Tu, bandiera  tricolore
che cuore avvinto,
dalla storia del suo paese,
ti volle simbolo della sua terra
or svetti, dirimpettaia a quel profilo
di bella addormentata,
e pare che, d'intorno,
ogni cosa in te  si fonda
dell'alto valore che rappresenti.
Quando alzo lo sguardo
e ti sgorgo ti ergo
a stella fulgente
che di luce abbaglia
così, nelle pupille,
stampo la fierezza
di essere figlio
di questo suolo italico
che tu,
più d'ogni altra  testimonianza,
rappresenti.




Foto: Bandiera Italiana. Sullo sfondo "La bella Addormentata" del  Gran Sasso" d'Abruzzo

LA BELLEZZA

Stavano lì pronti
come soldati al fronte,
due boccioli di peonia
a donar,
sorriso, voluttuoso
di vita, al mondo.
Ma...sfaccendati
maggiolini e cetonie
facendosi largo,
fra pieghe
di veste sontuosa
l'onta d'essere bersaglio,
subiranno ma,
ciononostante,
regali, come sempre,
a occhi amanti,
appariranno,
come Cristo Velato,
in Cappella S. Severo
poiché la bellezza,
anche se scalfita,
s'avverte e da,
brividi di felicità.




Foto: boccioli di peonia arborea
Riferimento: Cappella S. Severo: Cristo velato








venerdì 27 dicembre 2013

CON DIVERSO SCOPO

Mi ricoprono gemme,
di sole, splendenti,
son pensieri o astri cadenti,
son farfalle o boccioli di rose
o forse son io che,
d'incorporea forma,
a penzolar,
con diverso scopo,
rimango, nel firmamento.




















Foto: Rosa Laevigata
         Rosa M.me Isaac Pereire


sabato 21 dicembre 2013

DEDICA

La fatica del vivere, tanti uomini, vivendo fra agi e spensieratezze,  l'ha dimenticata, mentre per  altri, quella è, croce quotidiana. Ed è proprio a costoro che voglio rivolgere il mio pensiero e i miei auguri riassunto in questa piccola dedica.


A voi, con  fronte imperlata da sudore e mani callose,
a voi, con   membra curve  e  bocche torve,
a voi vittime di carnefici,
sia concesso, a riparo d'ogni torto,
di sedere un giorno,
al cospetto di un Dio
che, privo di ogni alterigia,
vi accolga come perla in valva,
esaltando l'assoluta bellezza
di cui il vostro essere,
è testimone.




giovedì 12 dicembre 2013

ORTENSIA

Ortensia di splendore
mutevole nelle sfumature
dei colori che,
in caleidoscopiche
sfere, addensi.
Come dama settecentesca
pavoneggi il romantico
abito che indossi
che, di semplici fiori,
lo fai meraviglia
per pupille
adoranti che,
nei tuoi pressi,
osserva e pensa.
























Foto: Hydrangea macrophilla


domenica 8 dicembre 2013

PARIGI

Ho visto tante volte
il tuo volto eppure
ogni volta esso
m'appare, come
nuovo scoperto tesoro,
meraviglioso.
Ghirigori, su ringhiere
antiche,  scurite,
come pietre,
dal tempo.
Tetti aguzzi e spioventi
abbaini, mansarde
sospese, fra nubi,
nell'azzurro cielo
si da sembrare
anch'esse ricettacoli
di vite
ariose e leggere.
Sinfonia di note
che rendono te,
antica signora,
agli occhi dell'acuto,
misteriosa, amabile e bella.
Sul filo d'argento,
che scorre nelle tue viscere
scivolano come foglie morte,
i foschi pensieri
e l'alba di un nuovo giorno
mi corre incontro,
ovattato di malinconia
suadente come nebbia
radente.



















Foto: Parigi

mercoledì 4 dicembre 2013

COME RUSCELLO

Vorrei, come ruscello,
avere la modulata voce
che risveglia, all'ascolto,
l'anima più arida e più sorda.
Vorrei, come  ruscello,
avere l'immacolata trasparenza
dove ogni celata cosa appare
specchiata sul volto dell'universo.
Vorrei, come ruscello,
avere, sulle mie rive,
ad abbeverarsi,
giganti che di fruscii,
ombre, respiri,
nascosti asili,
fanno,
sorrisi di vita.
Vorrei, come ruscello,
avere, l'intrepida incoscienza
che lo porta a correre
verso il grembo materno
tornando ad essere,
senza fasulle ambizioni,
col tutto, un unicum.


.


Foto: Parigi, parco Chateau  Vincennes

lunedì 2 dicembre 2013

GOCCE DI PIOGGIA

Gocce  di pioggia
su lastricato fanno,
come note su
pentagramma, frastuono.
Fruscio di foglie,
bagliori radenti
nel cesto di vimini
stan raccolte solo
parole al vento.
sbiascicate e consumate,
come lenzuola scurite
dal tempo, attendendo,
sul greto del fiume,
la piena  furiosa,
che,
tutto cancella.
















Foto. Cycas revoluta

domenica 1 dicembre 2013

UNA, FRA TUTTE

E' quasi l'alba e, quassù, tra le stelle,
il firmamento mi avvolge di stupore.
Fra le perdute cose, una,
fra tutte, preponderante,
mi manca,
l'incoscienza dei verdi anni.







Foto: L'Alba