martedì 22 gennaio 2013

PURIFICAZIONE

Ti ho rivestito, di sogni e di verzure,
piccolo gazebo, felice compagno,
del mio laborioso fare.
All'incerto mio andare dai nota
col  sinfonico andante
portandomi a volare come farfalla,
di fiore in fiore,  a bearmi
dell'aria fresca del mattino,
della timida lucertola,
fra le sberciate pietre.
Nottambula  felice di niente,
quando odor d'erba sfalciata
s'inerpica su per le nari
e da all'anima, purificazione.






sabato 19 gennaio 2013

TU SEI VENUTO LIBERO

Tu sei venuto libero
come figlio lasciato,
per indomabile carattere,
un po' all'abbandono.
Con riccioli ribelli
al vento di libeccio.
Un prato sparuto o,
quasi secco, ogni estate,
del tempo a te assegnato.
Il pozzo, poverino
a dissetarsi si è provato
ma, inutile fatica,
probabilmente, gli è costata.
Ma, quando primavera,
batte alle porte,
come vento  d'amore
porta con se, di nuovo,
le gemme e i colori
le più belle, i più accesi
e la fiaba,
come barca,
in mare torna
a spiegare le sue vele
ed il suo incantamento
scorre nelle vene,
come sangue novello
ricco di bellezza antica
e, come schiuma di mare,
soverchia di speranza,
il disilluso amante.



Foto: Rosa Charles de Mills

ED IO DICO...

Ed io dico...

Tra le lenzuola
un parlottio di ore
e poi un riso senza freno

il nostro tempo insieme.
Tempestato di gemme
e di fiori le tue parole
a rotolar sulla china
dell'anima
son sassi che gravitano
come piume leggere,
sullo strato dell'essere mio
più profondo
e, come deste sentinelle
par che dicano:
all'erta mamma, non fuggire,
sei preda ghermita
in ragnatela d'amore,
indistruttibile ad altrui volere.
Sei la mia luce
e la mia voce,
sei il mio passato
e il mio futuro,
sei l'immenso e l'infinito.
Ed io  dico:
sarò tutto quello che senti
per farti più felice.





















Foto: Clematis Piulii

domenica 13 gennaio 2013

CHIARORE ABBACINANTE

Un alba senza pensieri,
non l'ho ancora mai vissuta

ma ora, a  questo bivio,
sconosciuto ed in salita,
il tram dell'allegria
fugge via spaurito
rifugiandosi fra sterpaglie
con papaveri in fiore
o deviando ammiccato,
dal pallore della luna.
fra campi di grano argentati.
Così trattato, senza più livore,
lievita il dolore,
come soffice pane
e, lo scuro giorno scompare
in chiarore abbacinante.





































Foto: Papavero

sabato 12 gennaio 2013

RESPIRO SOSPESO

Sfacciata di candore, sta l'iris
come  amante doviziosa,
mirando l'orizzonte,
oltre il brillio di un tetto
sostanziale parapetto.
Dietro, una variopinta siepe,
cela, a profani, la scena
che, primavera, teatrante
arguta e lieve,
con comparse e primi attori,
per i pochi spettatori,
funamboli sognanti,
con orchestrale sinfonia
sparge sui prati e sulle siepi,
fra alberi e perenni,
fra corolle pendenti,
fra cinguettii e brusii,
giù nel profondo pozzo.
Nel luogo, nell'anima,
come eco di montagna,
or tutto ridonda indefinito,
lontano.  Respiro sospeso,
nel tempo  sovrumano del silenzio.










Foto: iris



venerdì 11 gennaio 2013

PARADISO





 Se doveste dare un nome
al mio giardino
lo chiamereste certamente,
"Disordine" perché,
ad una frettolosa,
prima occhiata,
così appare ma, se poi,
approfondita conoscenza fate,
vi accorgereste che, nome mai
più  sbagliato potreste dare
perché, il caso ha voluto che
nulla nel caos,  fosse li,
senza significato.
Vi accorgereste, descrivendolo,
con mirabile accento,
dell'ordine primordiale
e, come in  "Serenade"
di Schubert notereste che,
armoniche e sognanti note,
in sottofondo, vi corrono incontro.
Anch' io, come voi,  perduta,
mi confondo,
nell'universale amplesso
di vita e di morte, scorto,
fra le infinite fronde.
Ma, mirando,
come sognante allodola,
le sfarzose  immagini,
lo  apostrofo: "Paradiso"



 Rosa M.me M.me Gregoire   Staechelin





















Foto: Rosa M.me  Gregoire   Staechelin

Rif: "Serenade"di  Schubert

martedì 8 gennaio 2013

A RUBARE L'ULTIMA ORA

Non so perché il cuore,
ancora canti e vive d'incanti
anziché dolersi di essere
come celeste rosa,
privo di fondamenta.
Ciò nonostante, 
con claudicante incedere
da vecchio mendicante,
a rubare l'ultima ora
di sole, posta sul suo orizzonte, 
incurante, fiero si conduce.


















Foto: Rosa M.me Isaac Pereire

Foto: Eucaliptus

IL TESORO PIU' GRANDE

Il tesoro più grande,
che tu, non hai mai scovato,
ti sta accanto.
Peccato che tu ignori
perle di briciole quotidiane,
armata trionfale posta
a brillare, sul tuo cammino.





Foto: Rosa Queen Elisabeth

LE PAROLE RUBATE

Che ne fai delle parole rubate
se esse, non ti appartengono.
Non s'addice a serpente
 piumaggio d'uccello.
Dell'altrui gloria,
non pascere mai,
impastata di menzogna,
diverrebbe stomachevole
ciò di cui, stoltamente,
ti sei impossessato.
Le parole, lasciale al poeta
che nel suo essere rimesta
la pena dell'essere
o la gioia del creato
e, come squilla le diffonde
nell'aria azzurra,
degli avamposti, abbandonati.








Foto: Salix Babylonica

PER CANCELLARE

Per cancellare il dogma
dell'Ecclesiaste mi è
bastato guardare,
un formicaio indaffarato,
in fatiche madornali,
ed allora sono tornata,
più convinta,
con cappello e guanti,
a far bisboccia
con la vanga,
fra le rose
e le pervinche,
inumidite,
dalla stessa cosa:
due gocce di rugiada,
che, con altre stille,
fa esplodere la vita,
come, firmamento di stelle.
.

lunedì 7 gennaio 2013

OZIO IMMEMORE

Ho ammirato, in epoche passate,
albe e poi tramonti mozzafiato,
ozio immemore, oramai disperso,
fra le pieghe sciupate della vita.
Visioni di sogni multicolori
magie sempre diverse
che, ai giorni donavano
marchio di aristocratica bellezza.
I respiri allora, come quelli di civetta
nella notte, divenivano
rauchi sibili di stupore
stagliati, alti, nel sovrastante cielo.



































Foto:  Albe e tramonti

CARAVANSERRAGLIO

Spesso mi capita  di paragonare
il mio giardino ad  un caravanserraglio
di meraviglie infinite, e, di ognuna,
come goccia d'acqua, nell'oceano,
acquisto uguale identità  ma,
in ogni specchiata forma
s'insinua la ciclopica orma
a cui, conturbata  e flessa,
come accento dieresi
mi dispongo divenendo,
leggero dittongo,
nella vibrazione,
dell'eterno moto.

































Foto: Viburnum  Mariesii Plicatum