IL GIARDINO DI FAUSTO E EMMA
L' introduzione, a questo post, la faccio perché vorrei ringraziare voi che mi avete letto e ancora assiduamente mi leggete, poiché in futuro non so se avrò ancora la forza, dopo l'accaduto, di continuare a scrivere e pertanto, mi sembrava doveroso fare ad ognuno di voi un saluto ed un ringraziamento particolareggiato facendovi partecipi, per quest'ultima volta, del piccolo spazio diletto condiviso nell'armonico sogno di un mondo ideale vissuto con rispetto, amore e dedizione assoluta, il sogno, di Fausto ed Emma, teneri, perduti amanti, ora infranto. Lo spunto alla creazione di questo blog l'ho avuto proprio perché, lui, la persona a me più cara, aveva realizzato il mio desiderio di avere un giardino. Poi, essendo poeta, ho pensato di avvicinarmi a tanti con queste due espressioni altissime dell'anima. Spero, di essere riuscita a portare, se non altro, almeno, una piccola ventata di purezza data da visioni idilliache e da un particolare sentire nostalgico di bellezza esplicata in ogni cosa in ogni dove, sentire necessario al corpo e allo spirito, per vivere in armonia.
Grazie.
Tu scrigno, tu fautore di sogni.
Tu passato, tu avvenire
tu emblema di pura bellezza.
Tu mutevole, tu sorprendente.
Tu non hai voce, se non quella
del vento quando inizia
nel tuo seno, la sua danza.
Tu ricovero di nidi d'amore
e culla di fiori dal vermiglio stupore.
Tu desiderio trafitto in ogni
spina sei, assurdo dolore.
Tu veemenza che, con studiata
nonchalance offri volto nuovo
ad ogni stagione e sei, come
edera, avvinta al mio destino.
Tu, per sempre tu,
perché sei di lui, parvenza.
.